Benvenuti nel sito delle Edizioni CLORI!

Le Edizioni CLORI, marchio editoriale dell'Associazione CLORI, con sede a Firenze, promuovono – attraverso la pubblicazione di monografie, riviste scientifiche, dizionari enciclopedici, banche dati, edizioni di fonti (a stampa e/o in formato digitale) – la ricerca storica, filologica e letteraria e rivolgono particolare attenzione al campo strategico delle Digital & Public Humanities, con l'intento di instaurare un dialogo costruttivo tra antico e moderno, tra tradizione e innovazione.
La nostra politica editoriale promuove il gold open access. Agli autori è lasciata la libertà di caricare i rispettivi contributi in formato digitale su pagine personali ovvero archivi istituzionali (self-archiving), nel rispetto del green path dell'open access.
I nostri volumi sono facilmente reperibili ed acquistabili on line. Ci avvaliamo infatti di un efficace e funzionale servizio di print on demand che garantisce in modo perenne l'inesauribilità delle copie. Tutti i testi proposti per la pubblicazione sono sottoposti a double-blind peer review. Agli autori, ai curatori ed agli enti che lavorano con noi non è richiesto nessun contributo finanziario per sopperire alle spese di pubblicazione. Gli autori e i curatori sono tenuti a conformare molto scrupolosamente i loro testi alle nostre norme redazionali.
Accettiamo volentieri rilievi e suggerimenti e valutiamo attentamente ogni proposta di collaborazione e pubblicazione.
Per info e contatti visita le nostre pagine social, compila il modulo on line oppure scrivici all'indirizzo e-mail moc.kooltuo|irolc.enoizaicossa#moc.kooltuo|irolc.enoizaicossa.

STUDI STORICI, FILOLOGICI E LETTERARI

617tWJ0N2UL._SL1500_.jpg

Emma Perodi. Il periodo romano (1878-1898). Atti del Convegno Internazionale. Fondazione Primoli, Roma, 26 Novembre 2021, a cura di Anna Maria de Majo ed Elisa Martini

Data di pubblicazione: 2 novembre 2023
ISBN 979-1280410047 | 187 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

Il convegno Emma Perodi: Il periodo romano 1878-1898, svolto nella prestigiosa Fondazione Primoli a Roma, approfondisce i vent’anni che la scrittrice toscana trascorse nella Capitale, venendo a contatto con gli ambienti giornalistici, intellettuali e salottieri della Città eterna.
I vari interventi indagano sulla figura della Perodi (Cerreto Guidi, 31 gennaio 1850 - Palermo, 5 marzo 1918), che dopo aver compiuto studi classici ed essere anche stata in Germania a studiare la pedagogia di F. Froebel ed i Kindergarten tedeschi, decide di seguire la sua passione e di dedicarsi al giornalismo ed alla scrittura di romanzi per adulti e per ragazzi. A Roma Emma è giornalista, collaboratrice del “Fanfulla della Domenica”, direttrice, dopo Carlo Collodi, del “Giornale dei Bambini”, direttrice del “Giornale della moda”, dove riporta le tendenze della moda attraverso la descrizione delle toilettes delle nobildonne romane osservate nei salotti aristocratici della Capitale, primo fra tutti quello del conte Gegè Primoli dove conosce anche un giovanissimo Gabriele d’Annunzio e trova il materiale per scrivere Cento dame romane, ossia cento biografie a cominciare da quella della Regina Margherita.
Raccogliendo notizie di carattere storico, politico, sociale e mondano scrive anche Roma italiana (1870-1895), venticinque anni in venticinque capitoli descrivendo le trasformazioni della società romana dopo l’Unità d’Italia.
Nell’Urbe, Emma è anche una preziosa collaboratrice dell’editore Edoardo Perino, facendo parte del suo “cerchio magico”, un insieme dei migliori redattori e scrittori che pubblicano con quello che viene soprannominato “Il Sonzogno Romano”. Negli anni romani, con Perino, pubblica molti dei suoi romanzi tra cui l’opera che le dà la maggiore notorietà, Le novelle della nonna, 45 novelle ambientate in un Casentino medioevale e goticheggiante che le valgono tra gli studiosi il soprannome di “Signora delle fate”. A lei è intitolato il Parco Letterario Emma Perodi e sono intitolate le Foreste Casentinesi, la Biblioteca comunale di Cerreto Guidi, dove è installata una mostra permanente delle sue opere, e una via a Roma. Recentemente alcune sue opere sono state ristampate e dieci delle sue Novelle sono state tradotte in inglese con il titolo Tuscan Tales, aprendo le sue produzioni ad un mercato internazionale.

61b+zzZg4YL._SL1500_.jpg

Gianna Pinotti, I segreti del Parhelion di Stoccolma. Monade celeste tra Riforma luterana ed esoterismo gotico

Data di pubblicazione: 25 luglio 2022
ISBN 979-1280410023 | 130 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

Questo volume propone una rivoluzionaria e articolata lettura iconologica del dipinto Parhelion o Vädersolstavlan conservato nella cattedrale di Stoccolma (Storkyrkan) ed eseguito nel 1636 dal pittore di Corte Jacob Heinrich Elbfas come copia di un quadro realizzato un secolo prima su ordine del predicatore luterano Olaus Petri a corredo dei propri sermoni, e raffigurante un parelio che apparve nei cieli sopra Stoccolma il 1° aprile 1535, durante il regno di Gustav I Vasa, sovrano che abbracciò ufficialmente il luteranesimo nel 1527. Le accurate indagini di Gianna Pinotti rivelano che dietro l’antica e ammonitoria iconografia luterana del 1535 ripresa dal pittore Jacob Heinrich Elbfas si cela la configurazione astrologica del 20 aprile 1636 che aprirebbe la porta ai segreti di una proteiforme immagine contenente un sincretismo dottrinale riconducibile al pensiero del mistico, runologista e cabalista Johannes Bureus (1568-1652), bibliotecario reale e archeologo del Regno di Svezia, che nel 1636, esaminando l’antica opera ammalorata, avrebbe avuto modo di concepire il nuovo progetto iconografico elaborando una monade celeste che avrebbe fatto da ponte tra Riforma luterana ed esoterismo gotico, in un contesto culturale dai forti interessi astrologici ed ermetici, durante la Guerra dei Trent’anni e in piena rivoluzione scientifica, quando la Svezia stava plasmando la propria identità di grande Nazione, sotto il regno di Gustav II Adolf. Astrologia, cosmologia, magia, cabala, alchimia, runologia fuse in una icona dall’indiscusso fascino che, parlando il linguaggio della Sapienza universale, assurge a nuova importanza nell’ambito della storia della Svezia moderna.

61oeQBmAASL._SY425_.jpg

Fabio D'Angelo, La scienza itinerante. Formazione delle competenze e impiego delle risorse minerario-metallurgiche tra il Regno di Napoli e l’Europa (secoli XVIII-XIX)

Data di pubblicazione: 30 marzo 2022
ISBN 979-1280410016 | 325 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

A partire dall’analisi delle indagini che, tra XVIII e XIX secolo, accostarono l’attività vulcanica al processo di orogenesi, soffermandosi poi sull’annosa e controversa disputa, sorta nelle scienze della Terra di fine Settecento e inizio Ottocento tra i cosiddetti «vulcanisti/plutonisti» e «nettunisti», questa ricerca mette al centro della riflessione l’importanza dei viaggi geo-minerari in Europa nel Settecento, riservando ampio spazio al viaggio mineralogico effettuato da sei naturalisti napoletani tra il 1789 e 1796. Sulla base dei risultati e dell'esperienza acquisita in questa occasione il sovrano di Napoli Ferdinando IV di Borbone tentò di incrementare la produzione e lo sfruttamento delle miniere e inoltre di stimolare e di finanziare nuove ricerche e attività manifatturiere nel campo. Un progetto senz’altro ambizioso, ma ostacolato da diffidenze, da gelosie personali, da difficoltà finanziarie e da interessi del vecchio mondo accademico, e che riuscì soltanto in parte a concretarsi.

31ic38vCgaL._SY445_SX342_.jpg

Antonio Ballerini, "L’innocente langue e ragion cerca invano". Il mito attraverso lo sguardo degli sconfitti nelle tragedie 'riformate' di Lodovico Dolce

Data di pubblicazione: 4 novembre 2021
ISBN 979-1280410009 | 382 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

Possibile che il veneziano Lodovico Dolce – noto quanto “mediocre”, “insincero”, prudente poligrafo del XVI secolo – coltivasse in realtà simpatie eterodosse? Veramente alcune sue opere (in particolare quelle composte nel decennio 1545-1555) ebbero il coraggio di veicolare un messaggio più o meno velatamente riformato? Ed è ipotizzabile che la sua ricca produzione drammatica abbia rappresentato una sorta di unicum nel panorama letterario cinquecentesco in quanto tormentata, tutt’altro che rassicurante ‘tragedia della necessità’ (in aperta difesa del servo arbitrio) e dell’innocenza ingiustamente perseguitata? Cosa doveva raccontare, ai tanti riformati in terra cattolica, questa drammaturgia fondata sull’inevitabile soccombere del ‘bene’ nella Storia? Rispondere a queste domande significa forse rendere ragione di una battaglia combattuta in nome di un’idea inconfessabile, di un credo condiviso e tuttavia non condivisibile, di un sogno collettivo a tal punto ramificato da poter essere spento solo grazie alla repressione più dura. E di un’orgogliosa quanto inevitabile disfatta che in Dolce diviene, nel tempo, fraintendimento, incomprensione, storiografico ribaltamento dei piani: fino a fare del letterato veneziano una sorta di ‘campione’ del fronte avverso, un uomo della Controriforma, un opportunista schierato sempre e comunque dalla parte del più forte. Alle pagine di una ricerca protrattasi ‘in solitaria’ nel corso degli anni è affidato il compito di compensare – almeno in parte – questa seconda e più bruciante sconfitta, nella speranza di riuscire a fornire “testimonianza / d’una fede che fu combattuta, / d’una speranza che bruciò più lenta / di un duro ceppo nel focolare”.

61uF-NjCHGL._SY425_.jpg

Gustavo Bertoli, Attività dell'Inquisizione a Firenze fra il 1549 e il 1552. Tre ricerche

Data di pubblicazione: 14 febbraio 2021
ISBN 979-1280410030 | 320 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

Queste ricerche documentano l’attività dell’Inquisizione fiorentina in un quadriennio cruciale (1549-1552) per la lotta al dissenso religioso in Italia. A Firenze l’Inquisizione colpisce esternazioni pubbliche e comportamenti stravaganti di personaggi marginali, culturalmente insignificanti, senza un progetto e una organizzazione, latori di concetti confusi, di provenienza disparata, e comunque senza alcun radicamento nella società. Con il tempo aumenta la pressione dell’Inquisizione romana per una azione più incisiva e capillare ma ad essa resiste, senza eccedere, un Cosimo de Medici poco propenso a limitare la sua autonomia, fino a che la congiura anabattista ingigantita da Roma non lo costringe a ridimensionare le sue prerogative istituzionali, a scaricare l’Inquisizione fiorentina e a chiudere una stagione eterodossa approssimativa con un processo che portò alla condanna di un limitato numero di persone, la maggior parte di fatto scarcerate nel giro di sei mesi/un anno nonostante accuse e pene esorbitanti.

31Yw6TSqZOL._SY445_SX342_.jpg

Arduino Suzzi, Sui nomi divini. Passi scelti dalle Origini hebraiche delle tre lingue e dagli scritti esoterici, a cura di Matteo Veronesi

Data di pubblicazione: 23 febbraio 2020
ISBN 978-8894241679 | 107 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

Arduino Suzzi (erudito solitario ed assorto, ad oggi pressoché sconosciuto), vissuto a cavallo fra Seicento e Settecento in una sorta di nobile romitaggio, si colloca idealmente fra le due epoche, assommando in sé dell'una l'erudizione minuta, labirintica e a volte capziosa, l'ostinato e cerebrale sguardo allegorico, la tensione spirituale, della seconda la ricerca dell'originario, del puro, dell'essenziale, delle radici universali e perenni, e insieme una vaga inquietudine preromantica e una vivida e potente facoltà mitopoietica, che quasi lo avvicinano a Vico. Questa pur essenziale antologia vorrebbe scuotere il velo di oblio che la censura ecclesiastica fece cadere sulla sua figura e sulla sua opera e che continua tuttora ad avvolgere ed occultare la sua potenzialmente fertile eredità intellettuale.

31KKf47uhPS._SY445_SX342_.jpg

Antonio D'Andria, "Educato a magnanimi sensi". Nicola Fiorentino illuminista del dissenso

Data di pubblicazione: 24 agosto 2019
ISBN 978-8894241655 | 130 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

La ricostruzione del rapporto dei Borbone di Napoli con gli intellettuali nel decennio 1789-1799 permette di leggere un progressivo sfilacciamento e, dopo la congiura del 1794, una sempre maggiore opposizione. Uno degli esempi più rilevanti è Nicola Fiorentino, difficilmente etichettabile nella categoria di “illuminista”, alquanto generica, che studi molto datati si ostinano a cucirgli addosso, senza affrontare uno studio complessivo della persona, dell’ambiente e degli elementi di cultura politica che lo contraddistinsero. La sua parabola di vita e pensiero, in effetti, va contestualizzata nel periodo in cui si verificò la confluenza tra l’Illuminismo e la tradizione classica e repubblicana che, tramite nuclei di solida cultura politico-scientifica, stimolavano il dibattito sui nuovi compiti del governo. Si trattò di un passaggio da una cultura legata al progettare ad una basata sull’agire, che nei simboli e nei concetti di derivazione classica ritrovava un modello fattuale di rinnovamento totale. Il tutto sotto l’egida della “filosofia in soccorso de’ governi” di Genovesi e Filangieri.

31v2ie3Mt2S._SY445_SX342_.jpg

Federica Dallasta, Condanne e carriere. Inquisizione e censura libraria a Parma nel Settecento

Con un saggio introduttivo di Herman H. Schwedt

Data di pubblicazione: 20 ottobre 2018
ISBN 978-8894241631 | 728 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

Come tracciare la storia di un’istituzione d’ancien régime senza poter consultare le carte che essa ha prodotto nel corso del tempo? Come ricostruirne i rapporti con altre istituzioni laiche ed ecclesiastiche, locali ed estere? Com’era percepita la sua presenza nella società? Come condizionava con la sua azione la vita e la libertà delle persone? La monografia, data per acquisita l’ormai irreversibile dispersione dell’archivio dell’Inquisizione di Parma, si avvale di documentazione alternativa scoperta in abbondanza presso alcuni archivi italiani e vaticani e la presenta con testi, appendici e indici che permettano di dare risposte ai tanti quesiti che l’argomento storiografico propone. Dopo il saggio introduttivo di Herman H. Schwedt, che istituisce confronti fra l’Inquisizione di Parma e di altre realtà statali italiane, il libro evidenzia in particolare gli scopi degli inquisitori, dei loro collaboratori e dei cardinali delle due congregazioni romane del Sant’Ufficio e dell’Indice, da cui partivano gli ordini per le varie procedure della censura libraria e della punizione dei reati di fede.

41njuResiFS._SY445_SX342_.jpg

Vincenzo Vozza, Valentin Krautwald (1490-1545). La Riforma in Slesia tra ermeneutica biblica e radicalismo teologico

Data di pubblicazione: 12 febbraio 2018
ISBN 978-8894241662 | 295 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

Lo studio della Riforma in Slesia è stato fino ad oggi appannaggio di una scuola interpretativa che ha sede oltreoceano, in Pennsylvania, soprattutto in relazione agli eventi di cui è stata teatro in seguito alla vittoria del luteranesimo sui gruppi radicali. Gli storici della regione hanno affrontato lo studio di fonti di un territorio complesso, un mosaico di culture, lingue e tradizioni che si situano in una zona di confine: troppo tedesca per aspirare a diventare territorio polacco, troppo slava per rappresentare degnamente la cultura germanica. Valentin Krautwald (1490-1545), che la storiografia ha inevitabilmente studiato in relazione al più noto ispiratore della Via Media, Caspar Schwenckfeld von Ossig, è figlio di questa realtà: un uomo che ha trascorso la propria vita nel dubbio sull’oggetto della propria fede, nel timore di tradire gli insegnamenti della Sacra Scrittura, disposto ad abdicare alla propria scienza, allo studio delle humanae litterae, pur di trovare la salvezza.

61U4yTYqdcL._SL1500_.jpg

Luca Al Sabbagh, Daniele Santarelli, Herman H. Schwedt, Domizia Weber, I giudici della fede. L'Inquisizione romana e i suoi tribunali in età moderna

Data di pubblicazione: 30 novembre 2017
ISBN 978-8894241648 | 146 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

L’Inquisizione romana o Sant’Uffizio dell’Inquisizione fu la rete di tribunali che a partire dalla riorganizzazione decretata con la bolla “Licet ab initio” (21 luglio 1542) di Paolo III si occupò della repressione delle eresie e del controllo dell’ortodossia con competenza, principalmente, sui territori degli Stati dell’Italia centro-settentrionale. In questo volume, corredato da una prefazione di Herman H. Schwedt e da una introduzione storica di Daniele Santarelli, si forniscono le cronotassi degli Inquisitori delle sedi locali dell’Inquisizione romana in età moderna (a partire dal 1500 ca., mentre l’età napoleonica costituisce il “terminus ad quem”). L’intento è di offrire al pubblico uno strumento agile e di facile consultazione, che si affianchi alle schede già presenti online nel “Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo”, ospitato sul sito internet Ereticopedia (http://www.ereticopedia.org). Questo strumento si presta ad un duplice uso: se consultato in forma digitale e online, si integra con le pagine del sito Ereticopedia, che di fatto fungono da sua “espansione”, in continuo sviluppo ed aggiornamento, peraltro; se consultato in forma cartacea, svolge la funzione di pratico repertorio ad uso di studiosi ed appassionati, che, pur offline, possono comunque “navigare” tra le sedi inquisitoriali alla ricerca di preziose informazioni storiche.

31CUce6yL2S._SY445_SX342_.jpg

Rosa Lupoli, Gli inquisitori in biblioteca. Documenti di censura libraria nell'archivio dell'Inquisizione di Modena nel XVII secolo

Data di pubblicazione: 31 ottobre 2017
ISBN 978-8894241624 | 221 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

I saggi raccolti nel volume nascono dallo studio su alcuni documenti archivistici del Fondo Inquisizione dell’Archivio di Stato di Modena, che custodisce integralmente le carte del tribunale inquisitoriale di Modena e buona parte di quelle del tribunale inquisitoriale di Reggio. Sono carte su cui generazioni di validi studiosi si sono addestrate per conoscere gli aspetti salienti di quel fenomeno storico che fu l’Inquisizione romana e sull’importanza che riveste non solo a livello locale, ma anche come specchio di una visione nuova dei rapporti e delle controversie tra Stato e Chiesa durante l’Antico regime. Le fonti archivistiche modenesi documentano, attraverso i processi, un brulicare di vita che trapassa dalle figure dei giudici a quelle dei condannati e non conosce cesure; ma insieme agli Inventari di questo tribunale speciale, conservati nei fondi bibliografici della Biblioteca dell’istituto, ci sono giunti anche i manuali a stampa e manoscritti, sui quali i ‘giudici della fede’ di quel tribunale si formavano e si professionalizzavano. Il volume è incentrato proprio su questo particolare rapporto tra inquisitori e libri, tra il loro archivio e la biblioteca che essi stessi contribuivano a formare.

31lFidV24yS._SY445_SX342_.jpg

Antonello Fabio Caterino, Rinascimento latino e volgare. Studi critici (2011-2016)

Data di pubblicazione: 15 marzo 2017
ISBN 978-8894241617 | 158 pagine
Consulta gratuitamente il PDF su questo sito
Acquista il cartaceo o l'ebook su Amazon

Il volume riprende i principali studi dell'autore degli ultimi anni (2011-2016), corredati da una serie di traduzioni inedite dal latino. I saggi riguardano i secoli XV e XVI, e si concentrano su due figure di spicco – anche se sovente dimenticate – della tradizione poetica italiana rispettivamente latina e volgare: Tito Vespasiano Strozzi e Antonio Brocardo. Entrambi gli autori dimostrano che concetti quali classicismo e petrarchismo non sono mai stati compartimenti stagni, e che risentono costantemente dell’influsso di molte possibili ibridazioni. L’opera è infine corredata da un saggio metodologico sulle digital humanities, che apre al futuro degli studia humanitatis.

© 2017 Edizioni CLORI. I contenuti di questo sito si intendono rilasciati con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale (CC BY 4.0).