Le iniziative promosse dall'Associazione CLORI e dal suo marchio editoriale, le Edizioni CLORI, sono ampiamente presenti nei social network, a partire dal macroprogetto Ereticopedia, che dispone di una propria pagina su Facebook (https://www.facebook.com/ereticopedia) e su Twitter (https://www.twitter.com/ereticopedia).
Siamo inoltre collegati al gruppo di discussione Facebook "Storici e filologi in rete" (https://www.facebook.com/groups/2279189905640316).
Lasciamo peraltro liberi i nostri collaboratori di caricare i loro contributi nelle proprie pagine personali, come anche nei social network accademici quali ResearchGate o Academia.edu. Su quest'ultima piattaforma la nostra rivista "Quaderni eretici" si è da tempo dotata di una propria pagina (https://independent.academia.edu/RivistaQuaderniEretici).
Dispone di una pagina Facebook autonoma e specifica "Dominae fortunae suae". La forza trasformatrice dell'ingegno femminile, sezione trasversale di Ereticopedia che approfondisce il contributo offerto dalle donne alla nascita e allo sviluppo dei diversi campi del sapere (https://www.facebook.com/dominaefortunaesuae).
È altresì presente su Facebook (https://www.facebook.com/associazioneclori) l'Associazione CLORI, che pubblica i contenuti di questo sito tramite il proprio marchio editoriale, le Edizioni CLORI, che dispongono a loro volta di una propria pagina Facebook, distinta da quella dell'Associazione (https://www.facebook.com/edizioniclori). Associazione CLORI ed Edizioni CLORI dispongono anche di una pagina Twitter condivisa (https://twitter.com/edizioniclori).
L'Associazione CLORI possiede inoltre un proprio canale Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCH_Jd11VomkDKfLIq35ns7A).
Dispone di una propria pagina Facebook anche il più giovane progetto "Storia della Campania. Risorse in rete per la storia del territorio e del patrimonio culturale". Il portale "Storia della Campania" è altresì molto attivo su Instagram (https://www.instagram.com/storiadellacampania), presente su Twitter (https://twitter.com/storia_campania) e si avvale di due gruppi WhatsApp per lo scambio di notizie e la diffusione degli aggiornamenti (per essere inclusi nei gruppi WhatsApp scrivere alla ti.ainapmacalledairots|enoizader#enoizader).
Infine, non poteva mancare su Facebook (https://www.facebook.com/cantstorfil e https://www.facebook.com/storicimodernisti) e su Twitter (https://twitter.com/storfilmod) il network "Cantiere Storico Filologico", che peraltro dispone di uno spazio specifico (http://www.edizioniclori.it/cantiere-storico-filologico) sul sito delle Edizioni CLORI, nonché di un proprio specifico blog e notiziario on line (http://www.cantierestoricofilologico.it).
Quanto riportato nella descrizione del già citato gruppo di discussione "Storici e filologi in rete", fondato nel maggio 2017 su idea del project team di Ereticopedia e rapidamente espansosi, è esemplificativo del nostro approccio ai social network:
Questo gruppo Facebook vuol essere un punto d’incontro, di scambio di opinioni e di informazioni per tutti coloro che siano interessati alla storia del mondo moderno (secc. XV-XIX), attraverso lo studio del testo.
Storici e filologi, infatti, considerano il testo – tanto nell’accezione di ‘documento’ quanto di ‘monumento’ – come punto di partenza e (e spesso d’approdo) di ogni loro ricerca. Attraverso una perfetta sincronia dei loro lavori, è possibile restituire l’età moderna ad una giusta prospettiva.
L’iscrizione al gruppo è libera e aperta a tutti gli interessati, storici e filologi di formazione (e in formazione), ma anche storici della filosofia, dell’arte, della lingua etc. Si vorrebbe in questa sede promuovere in primis la conoscenza della storia del mondo moderno, della cultura e della letteratura nella modernità; ma sono ben accette naturalmente riflessioni sul futuro delle discipline umanistiche in Italia, in ambito universitario e non. Il gruppo vuole essere un’occasione di incontro e confronto interdisciplinare tra esperti e non, ossia tra tutti coloro che praticano la ricerca storica e filologica e/o partecipano alla divulgazione del sapere storico e filologico dentro e fuori le università e gli enti di ricerca, superando naturalmente i confini nazionali oltre che quelli disciplinari, con lo scopo di condividere le informazioni e stimolare il dibattito.
Questo gruppo, di per sé, non rappresenta nessuna associazione o organizzazione di qualunque genere, è apartitico, asindacale, non promuove attività a fini di lucro e non ha né l’ambizione né lo scopo di sostituirsi o competere con associazioni scientifiche o organizzazioni accademiche. Si propone come libera aggregazione di persone interessate a discutere e a scambiarsi informazioni, sfruttando le potenzialità positive offerte dai social network e dalle nuove tecnologie.
Il gruppo è impostato come pubblico, pertanto i post e i commenti condivisi sono visibili a tutti quanti gli utenti Facebook, al contrario dei post e commenti condivisi sulle bacheche private dei singoli, che sono in genere visibili solo a cerchie molto ristrette di utenti. Nell’esprimere in questa sede liberamente e serenamente le proprie opinioni così come nel condividere documenti, immagini, video e ogni altro tipo di files, si invitano tutti i membri del gruppo a rispettare gli interlocutori, a non proferire insulti o espressioni volgari e a tener conto delle norme di legge vigenti in materia di diffamazione, plagio e violazione del copyright, attenendosi in generale alle comuni e basilari regole di civiltà e civile convivenza.
Lungi da moralismi fini a sé stessi e difese aprioristiche e apodittiche del "buon tempo antico", crediamo nelle potenzialità positive dei social network, tentando di coniugare, in piena coerenza con i propositi fondativi di Ereticopedia, innovazione e tradizione in tutto quello che facciamo, anche nella comunicazione e nell'interazione con il pubblico. I social network, così come qualsiasi altro strumento comunicativo, sono in potenza straordinariamente utili, inutili o dannosi a seconda dell'utilizzo che se ne fa. Noi abbiamo deciso di sfruttarne le potenzialità positive e farne un utilizzo proficuo al servizio della comunità degli studiosi (e non solo): i social network aiutano a ricordare l'importanza della diffusione del prodotto della ricerca e della sua divulgazione, facendo circolare le informazioni e stimolando il dibattito e il confronto. Dunque non possiamo che essere grati a chiunque legga i nostri lavori o ci segua in tali sedi, indipendentemente dal perché, e speriamo di poter ricambiare, organizzando e garantendo spazi nei quali il confronto possa essere sempre libero e sereno, oltre che serio e civile.